Cristianesimo

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Ascensione di Cristo, dipinto di Benvenuto Tisi da Garofalo, 1510

Il cristianesimo è una religione a carattere monoteista, originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione, ovvero sulla venuta e predicazione, contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d'Israele e quindi Dio egli stesso, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell'umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo.[Nota 1][Nota 2] Fa parte della "Tradizione Giudaico-cristiana", insieme alla Religione Naturale (pratica da Adamo fino alla Vocazione di Abramo) e al giudaismo (da cui essa nasce), è la religione più diffusa al mondo, con una stima di circa 2,4 miliardi di fedeli, pari al 31,1% della popolazione globale nel 2021.[1]

Storia del cristianesimo

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Efeso, scritta ΙΧΘΥΣ
Il cristianesimo è fondato sulla predicazione, morte e risurrezione di Gesù di Nazareth, il quale per i cristiani è sia Dio incarnato sia il Messia d'Israele. L'immagine è quella dell'Incredulità di san Tommaso del Caravaggio

Il cristianesimo emerge nel I secolo come legittima continuazione del giudaismo (le cui scritture acquisirono centralità nel cristianesimo), e religioni greco-romane; alle origini si presenta con il duplice aspetto di giudeo-cristianesimo (i cui membri erano esclusivamente ebrei convertiti, e ritenevano che solo i circoncisi potevano essere salvati) ed etno-cristianesimo (o cristianesimo dei gentili, cioè i pagani, cioè le "genti", i popoli definiti da una propria genealogia, che comunque dovevano osservare la legge di Mosè), come si desume dai racconti degli Atti di Luca e da alcune lettere di Paolo (come la Lettera ai Galati, le lettere ai Corinzi), mostrando tuttavia che le due anime convivono senza alcuna scissione, e di avere raggiunta una formula di concordia con il primo concilio di Gerusalemme (Atti 15).

I cristiani assunsero dal giudaismo le sue Sacre scritture, definite poi Antico Testamento, nella versione tradotta in greco ellenistico (anche a causa della prevalente origine greco-romana della maggioranza dei primi adepti), dottrine fondamentali come il monoteismo, la fede in un messia o cristo, alcune forme del culto (incluso il sacerdozio), concetti di luoghi e tempi sacri, l'idea che il culto debba essere modellato secondo il modello celeste, l'uso dei Salmi nelle preghiere comuni. Il cristianesimo inteso come religione distinta da quella ebraica iniziò a delinearsi dopo il cosiddetto "Sinodo di Jamnia" in cui venne presa posizione decisa circa l'estraneità della "Via"[Nota 3] dall'ebraismo ortodosso, a partire dalla seconda metà del II secolo.

Successivamente la Chiesa post-apostolica lentamente si organizzò attorno alla cosiddetta pentarchia dei cinque patriarcati di Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme. Inizialmente si ebbe una secolare contesa critica tra varie correnti per la formazione del primo cristianesimo, correnti che si rifacevano a diverse raccolte di testi ritenuti sacri, tra cui il vasto ed eterogeneo movimento dello gnosticismo. Tale contesa terminò nel IV secolo con la conversione dell'Imperatore Costantino I (probabilmente battezzato in punto di morte da un vescovo della fazione ariana[2]) il quale fece indire il Concilio di Nicea per far emergere una sola corrente ed eliminare le altre. Contestualmente il cristianesimo divenne una religione approvata ufficialmente e i vescovi cristiani, vittime in precedenza del potere militare, ne passarono al comando[3].

Nel 313 l'Imperatore Costantino ha promulgato l'Editto di Milano, che sanciva la libertà di culto ai Cristiani all'interno dell'Impero romano.

Nel 380 Teodosio con l'Editto di Tessalonica la rese l'unica religione ufficiale dell'impero romano ricorrendo anche a mezzi cruenti per reprimere le resistenze dei pagani.[4] Nel 1054 contese teologiche circa i dogmi trinitari, il celibato ecclesiastico ed altre questioni minori culminarono nel Grande Scisma tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa. Circa cinque secoli dopo, lo scandalo delle indulgenze spinse Lutero a causare un altro scisma e quindi a fondare il Protestantesimo. Nell'Europa dell'est l'instaurazione di regimi marxisti, per definizione materialisti, ha avuto come conseguenza un processo di scristianizzazione pianificata di stato che è avvenuto iniziando dalla Russia (ex Unione Sovietica) e poi, nel dopoguerra, nei paesi governati da regimi comunisti satelliti dell'URSS. In seguito alla caduta dei regimi, dopo il 1989, è stata ristabilita, in buona parte dei casi, la libertà di culto.

Descrizione

La religione

Carl Heinrich Bloch, Il discorso della Montagna

Il cristianesimo riconosce Gesù come il Cristo (Messia) attestato dalla Torah e dalla tradizione ebraica e, nella quasi totalità delle sue denominazioni, come Dio fatto uomo. La teologia cristiana delle principali e più diffuse Chiese cristiane nacque con i primi credi ecumenici, come il Credo niceno-costantinopolitano, che contengono dichiarazioni accettate dalla maggior parte dei seguaci della fede cristiana.

I concetti fondamentali sono:

Secondo i testi neotestamentari e la teologia cristiana, Gesù di Nazareth fu crocifisso, morì e fu sepolto, ed è poi risorto dal regno dei morti aprendo le porte del Paradiso a chi crede in lui per la remissione dei propri peccati (salvezza). Gesù è quindi asceso al cielo, dove regna con Dio Padre, e tornerà per giudicare i vivi e i morti, e destinerà ciascuno al Paradiso oppure alla morte eterna.

Le quattro divisioni principali della cristianità sono il cattolicesimo, il cristianesimo ortodosso, le varie denominazioni del protestantesimo e i Testimoni di Geova. Il Grande Scisma del 1054 divise la cristianità calcedoniana fra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa. Il protestantesimo nacque all'interno della Chiesa cattolica a seguito della riforma protestante nel XVI secolo, dividendosi poi in varie ramificazioni. In quanto fede religiosa il cristianesimo ha i suoi contenuti (dottrina). Questi, secondo la tradizione, si basano sulle rivelazioni di Dio al popolo di Israele (tradizione comune anche alla religione ebraica), sulla predicazione del Vangelo con la dottrina di salvezza di Gesù di Nazareth detto "il Cristo" ("unto", "consacrato" da Dio). Questa tradizione è rispecchiata nella Bibbia (Antico Testamento e Nuovo Testamento), considerato un testo ispirato da Dio, e quindi un testo sacro.

Importante anche l'elaborazione teologica e cristologica, dei secoli successivi, presente nella letteratura cristiana delle differenti sottocorrenti religiose e nei Padri della Chiesa, la quale utilizza, in nuove sintesi, anche alcuni termini e concetti propri della teologia greco-romana precristiana. Dare una definizione unitaria del cristianesimo è difficile, poiché esso – più che una singola religione in senso stretto – si può considerare una serie di correnti religiose, devozionali e/o metafisiche e/o teologico-speculative, modi di comportarsi, abitudini quotidiane spesso eterogenee, aventi sì un comune nucleo di valori e credenze religiose, ma differenti tra loro a seconda del modo in cui interpretano la tradizione e la sua letteratura religiosa, e a seconda di quale aspetto diviene oggetto di focalizzazione per le singole correnti[5].

Riti e pratiche

Culto settimanale

La devozione verso il crocifisso è una nota distintiva cristiana.

Giustino, nel II secolo d.C. dà la prima descrizione completa delle pratiche rituali della prima Chiesa, la cui struttura di base è mantenuta dalla maggior parte delle chiese:

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Festività

Template:Vedi anche Le festività nella religione cristiana sono numerose, alcune delle quali considerate feste di precetto (nelle quali cioè il fedele cattolico-romano ha l'impegno di partecipare alla celebrazione dell'eucaristia). Le più importanti feste sono la Pasqua (la domenica successiva alla prima luna piena dopo l'equinozio di primavera), in cui si ricorda la risurrezione di Gesù Cristo al cielo; il Natale (25 dicembre, 6 o 7 gennaio a seconda della confessione), in cui si ricorda la nascita di Gesù (la data della sua nascita è sconosciuta); l'Epifania (6 o 19 gennaio a seconda della confessione) in cui si ricorda la manifestazione di Gesù a tutti i popoli, esemplificata tradizionalmente dall'arrivo dei re magi che portano doni al bimbo; nella Pentecoste (cinquantesimo giorno dopo Pasqua) si celebra l'effusione dello Spirito Santo, dono del Risorto, e la nascita della Chiesa. La quaresima è un periodo di quaranta giorni che precede la celebrazione della Pasqua. Il Corpus Domini nel calendario liturgico cattolico rievoca la liturgia della Messa nella Cena del Signore del Giovedì Santo.

Sacramenti

Template:Vedi anche Il sacramento, nella tradizione e fede cristiana, è un rito, istituito da Cristo, che diffonde la grazia di Dio. Il termine è la traduzione del latino sacramentum e corrisponde al greco mysterion.

La Chiesa cattolica riconosce sette sacramenti: battesimo, riconciliazione o confessione, eucaristia o comunione, confermazione o cresima, ordine sacro, matrimonio, unzione degli infermi. La Chiesa ortodossa e le Chiese ortodosse orientali antiche riconoscono gli stessi sette sacramenti della Chiesa cattolica, ma li definiscono "misteri" preferendo non utilizzare il termine "sacramento". Nel protestantesimo viene ridiscussa la natura dei sacramenti, e generalmente vengono considerati tali solo quelli di cui il Nuovo Testamento riporta un comando esplicito da parte di Gesù, cioè il battesimo e l'eucaristia. Questi ultimi due non vengono esclusi dal rito protestante poiché lasciati da Gesù.

Simboli

Il pesce, antico simbolo cristiano (Ichthys).
Il Chi Rho rappresenta le due lettere greche con cui inizia il nome Khristòs (Cristo).

La croce è oggi uno dei simboli cristiani più riconosciuti al mondo. Già Tertulliano (160-220) attesta nel De Corona che i cristiani usavano tracciare sopra la fronte il segno della croce:

Template:Citazione Il crocifisso, invece, non fu utilizzato come simbolo prima del V secolo.

Le prime comunità cristiane, però, per identificare la propria religione non utilizzavano la croce, all'epoca brutale e ignominioso strumento di morte, ma il pesce. "Pesce" in greco antico si dice ἰχθύς (ichthys): le lettere di questa parola formano un acronimo, sintesi della dottrina cristiana, Ἰησοῦς Χριστός Θεοῦ Ὑιός Σωτήρ (Iēsoùs Christòs Theoù Yiòs Sōtèr), che significa parola per parola "Gesù Cristo figlio di Dio salvatore", ovvero "Gesù Cristo salvatore figlio di Dio" cui spesso si accompagnava il genitivo ζωντῶν= "dei viventi". Inoltre il pesce, essendo un animale che vive sott'acqua senza annegare, simboleggiava il Cristo, che può entrare nella morte restando vivo.

Altri simboli cristiani sono il Chi Rho, la colomba (simbolo dello Spirito Santo), l'agnello sacrificale (simbolo del sacrificio di Cristo), la vite e i tralci (simbolo dell'unione dei cristiani con il Cristo). Tutti questi simboli derivano dal Nuovo Testamento. Altro cristogramma utilizzato a partire dal III secolo è IHS.

Suddivisioni

Template:Vedi anche Le sei-sette divisioni principali della cristianità sono la Chiesa cattolica, la Chiesa ortodossa, le Chiese orientali, l'Anglicanesimo, il Protestantesimo, l'Anabattismo e i c.d. gruppi Restaurazionisti. I c.d. Restaurazionisti sono in realtà "Nuovi Movimenti Religiosi di origine Cristiana" (come li definiscono Massimo Introvigne e Raffaella Di Marzio in "ABC dei Nuovi Movimenti Religiosi") o "Sette para-Cristiane" (come li definisce più sbrigativamente Michele Guglielmino in Mondo Futuro Cristiano e Mondo Futuro Cristiano-Mikeliano), anche perché sono gruppi anti-trinitari. Esistono anche altri piccoli gruppi cristiani che non rientrano in queste sette categorie principali: si tratta di altre Sette para-Cristiane. I gruppi cristiani si distinguono per differenti dottrine e pratiche. La maggior parte dei cristiani (cattolici, ortodossi, e la maggior parte dei protestanti) condividono il Credo niceno.

Le chiese cristiane possono essere classificate in diversi modi. Una suddivisione abbastanza semplice è quella che distingue le chiese occidentali da quelle orientali. Un'altra possibile classificazione cronologica è quella basata sui concili ecumenici riconosciuti e sugli scismi a essi successivi. Il concilio ecumenico è una riunione solenne di tutti i vescovi della cristianità per definire argomenti controversi di fede o indicare orientamenti generali di morale. L'etimologia del termine risale a ecumene, la "casa dove tutti viviamo".

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Cattolicesimo

Basilica di San Pietro nello stato della Città del Vaticano, Santa Sede della Chiesa cattolica

Template:Vedi anche La Chiesa cattolica apostolica romana deriva dalla Chiesa latina, la cui autorità si estendeva originariamente da Roma sulla parte occidentale dell'Impero romano. Riconosce il primato di autorità al vescovo di Roma, in quanto, secondo la fede cattolica, successore dell'apostolo Pietro sulla cattedra di Roma.

Tra le Chiese cristiane, secondo le statistiche, la Chiesa cattolica conta il maggior numero di fedeli a livello mondiale.

Condivide con l'attuale chiesa ortodossa le definizioni dei primi 7 concili ecumenici (dal concilio di Nicea I al concilio di Nicea II). Dopo lo scisma d'Oriente (1054), la chiesa cattolica riconoscerà come ecumenici altri 14 concili, non riconosciuti però dall'oriente.

Ortodossia

L'ex cattedrale di Hagia Sophia ("Santa Sofia" o "Divina Sapienza"), oggi moschea di Santa Sofia, fu la cattedrale di Costantinopoli e sede del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli

Template:Vedi anche A oriente abbiamo invece le chiese ortodosse, emanazioni delle chiese di lingua greca nate originariamente nel territorio dell'Impero romano d'Oriente. A differenza di quanto accadde in Occidente, per quanto la chiesa greca assumesse rilevanza particolare, essa non fu mai in grado di imporre la propria supremazia sulle chiese "sorelle", che rimasero autocefale. Allo stesso modo, anche le chiese fondate da missionari ortodossi (specialmente fra le popolazioni slave) si resero rapidamente autonome dalle rispettive chiese-madri, considerandosi allo stesso loro livello. Fra queste la più importante è indubbiamente il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, considerato e riconosciuto Primus inter pares da tutte le Chiese ortodosse.

Da notare che le chiese ortodosse, da una parte, e quella cattolica dall'altra, sono tra loro scismatiche; la chiesa cattolica non considera le chiese ortodosse eretiche, a differenza di quanto avviene per esempio per le chiese protestanti, mentre le chiese ortodosse, sebbene non vi sia stata in merito alcuna esplicita proclamazione conciliare, sospettano di eresia la chiesa cattolica, soprattutto in relazione alla dottrina del Filioque.[Nota 4]

Anglicanesimo

L'Anglicanesimo nasce con lo scisma del re inglese Enrico VIII per mere ragioni matrimoniali e dinastiche.

La Chiesa anglicana pur avendo aderito a molti punti dottrinali della Riforma, ha mantenuto liturgia ed ecclesiologia proprie della Chiesa cattolica.

Protestantesimo

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Ritratto di Martin Lutero di Lucas Cranach (1529)

Le chiese della Riforma protestante sono le chiese sorte dalla Chiesa latina nel XVI secolo in seguito alla riflessione teologica di Martin Lutero, Giovanni Calvino, Ulrico Zwingli e altri, nonché dall'appoggio politico e sociale che ebbero dai principi dell'Europa centro - settentrionale. Le chiese protestanti possono venire genericamente suddivise così:

Esistono anche gruppi che hanno origini diverse, come ad esempio i valdesi, i quali, tuttavia, sono attualmente inquadrabili nell'ambito delle chiese protestanti.

Anabattismo

La Chiesa anabattista viene di solito considerata una delle Chiese libere Protestanti. Si differenzia però dalle altre per un punto essenziale quale il Battesimo degli Adulti.

Nonostante ciò, è ammirevole un gruppo anabattista come gli Amish, in particolare gli Amish del Vecchio Ordine, per il suo rifiuto della modernità ed un ritorno ad esigenze spirituali più profonde e ad esigenze materiali più meditate, parche e naturali.

Chiese orientali

Template:Vedi anche Si tratta delle antiche chiese d'oriente che non hanno accettato le definizioni dogmatiche del concilio di Calcedonia. Per questo sono dette anche chiese non calcedoniane o chiese pre-calcedoniane.

Le "Chiese dei tre concili" sono nate dal rifiuto delle conclusioni del concilio di Calcedonia del 451. Sono anche chiamate Chiese non calcedonesi e talvolta Chiese monofisite, sebbene non si ritengano tali, bensì miafisite.

La maggior parte di queste chiese ha subito uno scisma in età moderna con la formazione di un patriarcato cattolico uniato parallelo, oggi considerato chiesa sui iuris all'interno della Chiesa cattolica.

Approfondimento sulla Chiesa ortodossa copta

Template:Vedi anche La Chiesa ortodossa copta è una chiesa cristiana miafisita (impropriamente detta monofisita, definizione non accettata né dai copti né dagli etiopi). È una delle Chiese ortodosse orientali.

Nella Chiesa copta il titolo di "Papa" spetta al Patriarca di Alessandria. Dopo più di quarant'anni di ministero di Shenouda III, deceduto il 17 marzo 2012, ora il Patriarca è Teodoro II, 118º papa della Chiesa copto ortodossa. Il 4 novembre 2012, il suo nome è stato estratto a sorte da un bambino, la cui mano si dice sia guidata dal volere di Dio, al termine di una lunga liturgia nella cattedrale del Cairo.

Nel corso del XVIII secolo una parte di essa si è portata in comunione con il Papa di Roma. Oggi sussiste sotto il nome di Chiesa cattolica copta.

Inoltre ci sono le "Chiese dei due concili", che non hanno accettato nemmeno il concilio di Efeso del 431, le cosiddette chiese nestoriane:

Restaurazionismo

Il termine restaurazionismo è utilizzato per intendere un complesso di chiese e comunità che nascono dal desiderio di tornare alla chiesa cristiana primitiva e che si manifesta in varie forme, soprattutto nel XIX secolo. Sono culti i quali o vogliono differenziarsi dai primi qui menzionati, oppure affermano di avere una linea storica separata.

I più estesi fra questi sono i mormoni, i testimoni di Geova, gli Avventisti e la Chiesa di Cristo.

I mormoni sono caratterizzati dalla figura individuale del primo fondatore e hanno inoltre come testi sacri il libro di Mormon e libri aggiuntivi mutuati dal loro fondatore, oltre la Bibbia, dove le dottrine cristiane vengono rielaborate in modo completamente univoco e originale. Sia mormoni sia testimoni di Geova non sono riconosciuti come cristiani dalle altre chiese.[6][7]

I testimoni di Geova ripropongono il cristianesimo del I secolo che prevede la predicazione di casa in casa. Si identificano con l'opera missionaria fatta da Gesù e dai suoi discepoli predicando quella che definiscono "la buona notizia del Regno"[8].

La Chiesa di Cristo è organizzata in comunità di credenti che riconoscono la piena ispirazione di tutta la Bibbia e per le quali il rispetto di tutto quanto in essa è contenuto è l'unico mezzo per fare la volontà di Dio. In linea con il cristianesimo delle origini, non vi è un comitato centrale ma ogni comunità è indipendente.

Approfondimento sull'Avventismo

L'avventismo ha le sue origini nel millerismo, uno dei vari movimenti della rinascita spirituale statunitense del XIX secolo, formatosi a partire dagli anni '30 intorno a William Miller, un predicatore battista che aveva fissato la data del ritorno di Gesù nel periodo 1843-44[9]; in seguito al mancato avveramento della predizione, i milleriti si dispersero ma uno dei gruppi formò la Chiesa Avventista del 7º giorno, istituita formalmente a Battle Creek (Michigan) nel 1863. Fra i suoi fondatori c'era Ellen Gould White, (1827-1915), una donna cui è riconosciuto un particolare dono di profezia, che svolse un ruolo fondamentale nella formazione della chiesa avventista e nello sviluppo della sua azione evangelistica negli Stati Uniti e in Europa e i cui scritti sono tenuti ancora oggi in grande considerazione[10].

Gli avventisti del settimo giorno si rifanno anche all'esperienza dei sabatisti intesi come "insabbatati" o "sabbatati"'. Dalla fine del dodicesimo secolo, infatti, gli oppositori dei valdesi iniziarono a chiamarli "insabbatati", "sabbatati" o altri nomi simili. Nel corso dei secoli, sono state seguite due maggiori strade interpretative riguardo al significato profondo di tali nomi. Un'interpretazione, la più seguita ancora oggi anche da parte valdese considera I valdesi della Chiesa evangelica valdese come un nuovo movimento religioso "eretico" i cui membri si distinguevano perché indossavano un tipo particolare di calzatura, i "sabots" che erano degli zoccoli così come usano ancora oggi indossare molti pastori montanari. Essa identifica Pietro Valdo di Lione come il fondatore del movimento valdese che ruppe nel medioevo con la Chiesa cattolica. Secondo questa interpretazione, i valdesi adottarono questo originale tipo di calzatura per testimoniare al popolo che erano un semplice ordine religioso cattolico popolare intento alla restaurazione della semplicità del Vangelo di Cristo del Nuovo Testamento che i "poveri di Lione" (il nome originale dei valdesi) volevano proclamare.

Con i loro semplici "sabots" si distinguevano dagli altri ordini religiosi cattolici e avevano l'apparenza di genuini apostoli di Gesù. L'altra interpretazione ritiene che questi soprannomi descrivessero la fede valdese che rigettava le tradizioni non bibliche, le feste e i giorni santi designati come " sabati" istituiti dalla Chiesa cattolica romana. Questa spiegazione presuppone che i valdesi non fossero un nuovo movimento religioso e che la loro presenza fosse già attestata ben prima di Pietro Valdo. I loro insegnamenti erano basati sulla Bibbia, la sola Bibbia. La prima volta che la parola "insabbatati" venne usata per i valdesi fu nell'editto del 1192 contro gli "eretici", firmato dal re Alfonso II d'Aragona (1152-1196). In esso, i valdesi erano chiamati "insabbatati" e " I poveri di Lione". L'editto non spiega perché i valdesi fossero definiti "insabbatati". La fonte successiva è l'editto del 1157 contro gli "eretici" a firma del figlio del re Alfonso, re Pietro d'Aragona (1174-1213). Questa volta i valdesi erano chiamati " insabbatati". Anche questo editto non dava alcuna spiegazione né del perché del nome, né del motivo dell'omissione del prefisso "in".

Il fatto che nessuno dei due editti desse tali spiegazioni, indica che i termini erano noti al popolo in quel tempo. La seconda, e più plausibile, interpretazione di " insabbatati" e " sabbatati" e' quella della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno e dei suoi storici, ma non dei valdesi della Chiesa evangelica valdese che associano queste parole al persistente rifiuto dei valdesi di osservare le tradizioni cattoliche, comprese feste, giorni santi e "sabati". Osservatori del sabato? Nel 1618 uno storico valdese, John Perrin (1580-1648) scrisse nel libro[11]: " I valdesi rigettano le feste romane, e osservano solamente il giorno del Sabato, per questo erano chiamati " insabbatati", perché osservavano il sabato". Con poche eccezioni, i valdesi negano oggi che gli antichi valdesi osservassero il sabato biblico. Gli avventisti del settimo giorno, dal canto loro, continuano ancora oggi a sostenere e a diffondere questa interpretazione. Una questione mai risolta. Tuttavia, l'evidenza storica indica che molti di loro osservassero il sabato biblico durante il medioevo. L'osservanza del Sabato presso I valdesi era molto diffusa in Boemia e Moravia e anche presso gli unitariani della Transilvania. Il manoscritto di un inquisitore tedesco del quindicesimo secolo riportava che i valdesi in Boemia " non celebravano le feste della vergine Maria e degli apostoli, eccetto il giorno del Signore. Non pochi celebrano il Sabato con gli ebrei"[12].

La Chiesa avventista non è riconosciuta come evangelica o protestante dall'Alleanza Evangelica Mondiale[13], a causa di alcuni aspetti teologici divergenti dagli altri membri dell'Alleanza: il "giudizio investigativo", l'autorità data agli scritti di Ellen G. White e il fatto di considerare il sabato (lo Shabbat ebraico) come giorno del riposo per i cristiani[14]. Tuttavia, in Italia è considerata come una "osservatrice" della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia dallo Stato italiano, ma tuttavia non e' parte integrante della stessa Federazione;[15] nonostante le divergenze teologiche, dialoga e collabora in progetti comuni con le chiese appartenenti alla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI)[16]

Oggi è una chiesa diffusa in quasi tutto il mondo; conta (secondo stime interne risalenti all'anno 2010) 16.600.000 membri[17], è presente in oltre 200 paesi[10] ed i dati confermano una crescita costante. L'Africa è il continente con il maggior numero di avventisti, anche se la crescita maggiore si riscontra in America Latina. Molti avventisti, tra i quali numerosi pastori, specie negli Stati Uniti d'America provengono dall'Ebraismo. La Chiesa avventista del riposo sabbatico sorse nell'ambito dell'avventismo come un movimento di risveglio basato sul messaggio della giustificazione per fede. Gli avventisti del settimo giorno del movimento di riforma invece sono nati come risultato di una scissione dalla Chiesa cristiana avventista del settimo giorno causata dal disaccordo sulla corretta osservanza del sabato e sul servizio militare durante la prima guerra mondiale.

Tale nascita è avvenuta ufficialmente nel 1925 a Gotha, nella Turingia, in Germania. La Chiesa cristiana avventista (Advent Christian Church oppure Advent Christian General Conference) è una chiesa millerita dei cristiani avventisti fondata solo unicamente sugli insegnamenti del predicatore battista William Miller e nata dalla fusione dellTemplate:'Unione della vita e dell'avvento di George Storrs con lTemplate:'Associazione cristiana avventista. La Chiesa cristiana avventista oggi tuttavia è principalmente nota e conosciuta storicamente perché da una sua dissidenza dellTemplate:'Unione della vita e dell'avvento di George Storrs con lTemplate:'Associazione cristiana avventista, è nato il movimento degli Studenti biblici di Charles Taze Russell, che – particolarmente nel gruppo maggiore che ne è derivato, i testimoni di Geova – ha adottato una teologia che esce decisamente dall'ambito protestante.

Cristianesimo esoterico-iniziatico

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Culti estinti

Tra i culti cristiani ormai estinti, si possono citare le numerosissime eresie, variamente represse, che interessarono la cristianità nella sua storia. Alcune erano:

  • gli ebioniti (derivazione del giudeo-cristianesimo) credevano che il Figlio fosse subordinato al Padre essendo non più di un umano speciale. Essi sostenevano che Gesù non era figlio di Dio, ma piuttosto un uomo comune che era profeta. Tuttavia questi gruppi rigettavano completamente le dottrine di Paolo di Tarso, considerato un impostore, e avevano un canone della Bibbia distinto da quello che divenne quello cattolico;
  • lo gnosticismo cristiano riteneva che la salvezza dipendesse da una forma di conoscenza superiore e illuminata (gnosi), frutto del vissuto personale e di un percorso di ricerca della Verità, derivato dallo gnosticismo pagano;
I catari cacciati da Carcassonne nel 1209
  • la Chiesa marcionita: Marcione credeva vi fossero due deità, una della Creazione/Vecchio Testamento e una del Nuovo Testamento;
  • i montanisti, movimento profetico-escatologico che espresse tutta una serie di chiese locali del tutto autonome e scollegate;
  • l'arianesimo, dottrina cristologica elaborata dal monaco e teologo cristiano Ario, condannata al primo concilio di Nicea, che ebbe una grande importanza storica all'epoca delle invasioni barbariche; Ario credeva che il Figlio fosse subordinato al Padre, di cui sottolineava l'assoluta unicità e trascendenza dichiarandolo "sorgente non originata di tutta la realtà", una creatura di ordine superiore, generato dal Padre come primogenito di tutta la creazione e avente uno status divino, cioè anche se viene chiamato Dio, egli non è veramente Dio e quindi non della stessa sostanza del Padre.
  • il catarismo, dal greco katharos, diffuso in Europa tra il XII e il XIV secolo; i càtari erano detti anche albigesi, dal nome della cittadina francese di Albi.
  • il cerintianesimo, movimento religioso che prendeva il nome dallo gnostico Cerinto del I secolo.
  • il donatismo, movimento religioso che nasce e si era sviluppato in Africa nel IV secolo e che considerava i sacramenti non efficaci. Prende il nome da Donato di Case Nere che nel 315 era vescovo di Cartagine.
  • la Chiesa bosniaca, chiesa cristiana autocefala, in odore di eresia, diffusa nella Bosnia ed Erzegovina medievale ed estintasi dopo la conquista ottomana.

Caratteristiche comuni e differenze tra le varie confessioni

Il Cristianesimo nel corso della storia ha subito numerosi scismi e distacchi, a partire dal 1054, in cui la Chiesa d'oriente di separa dalla Chiesa di Roma che prenderà il nome di ortodossa, viceversa quella di Roma prenderà il nome di cattolica, ancora oggi permangono numerose differenze fra queste due confessioni, la Chiesa ortodossa rinnega molti dogmi cattolici come il purgatorio, l'infallibilità papale o l'Immacolata concezione, non hanno il culto di statue bensì di icone, all'interno della gerarchia Ecclesiale non troviamo un Pontefice massimo, le cariche più alte sono i patriarchi, il più importante quello di Costantinopoli, l'attuale Bartolomeo I, i sacerdoti ortodossi non sono tenuti al celibato per cui possono sposarsi, ma i Vescovi vengono nominati solamente fra quelli celebi, a differenza poi della Chiesa Cattolica la Chiesa d'oriente consente il divorzio fino a tre volte, tuttavia negli ultimi anni, dal pontificato di Paolo VI, le due Chiese sono in cammino di riunificazione proprio perché sono dette Chiese sorelle, poiché entrambe sono molto simili e legate al cristianesimo d'origine, è stata infatti da entrambe revocata la scomunica.

Il secondo grande scisma lo troviamo nel 1517 in piena Europa, lo scisma è la conseguenza delle proteste fatte da un monaco tedesco di nome Lutero, il quale contestava la Chiesa di Roma sulla vendita delle indulgenza per la remissione dei peccati, invitandola a tornare alle sue origini, Lutero viene scomunicato dalla Chiesa come tutti i movimenti che nacquero in seguito alla sua protesta, dalla quale si crearono successivamente molte confessioni e Chiese cristiane che prendono il nome di protestanti, come la Chiesa Evangelica e le Chiese Riformate.

Tutte le Chiese protestanti rinnegano l'autorità del Papa e della Chiesa, come rinnegano completamente dogmi cattolici come il purgatorio, l'Immacolata concezione di Maria come la sua Assunzione al cielo e l'infallibilitá papale, non detengono il culto di Maria e dei Santi poiché ritengono che l'unico mediatore fra Dio e l'uomo sia Gesù Cristo, come non detengono immagini o statue poiché la considerano idolatria, inoltre non credono nella transustanziazione, ovvero la reale presenza di Cristo nell'eucarestia, come non credono nella Tradizione, ma solo nella Sola Scriptura, la scomunica da parte della Chiesa non è ancora stata revocata, nonostante ciò le due Chiese hanno molto dialogo.

A causa della forte influenza che proveniva dall'Europa protestante, un altro scisma fu quello della Chiesa d'Inghilterra, dovuto da Enrico VIII, la causa scatenante fu quella di non aver avuto il divorzio da parte del Papa, questo quindi fa scatenare l'ira del Re inglese che crea una confessione cristiana inglese che prenderà il nome di Chiesa Anglicana, il cui capo è il primate d'Inghilterra, mentre l'arcivescovo più importante quello di Canterbury, i sacerdoti possono sposarsi e inoltre anche le donne possono essere consacrate sia al sacerdozio sia all'episcopato, di genere rinnegano come nel protestantesimo molti dogmi cattolici, ma questo varia da luogo a luogo, poiché in base all'influenza dovuta dall'Europa, la Chiesa Anglicana si divice di anglo-protestante e anglo-cattolica, in base alla categoria di appartenenza essa prende caratteristiche protestanti o viceversa cattoliche, le scomuniche non sono state revocate, tuttavia c'è anche qui molto dialogo con la Chiesa di Roma.

Diffusione nel mondo

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Percentuale di cristiani per stato (Pew Research Center).

Il cristianesimo raggruppa diverse chiese e confessioni, talvolta molto diverse tra loro ed anche in polemica reciproca. Secondo il W.C.T, cioè il World Christian Trends, nel 2001 i cristiani erano complessivamente il 33% degli abitanti del globo ed erano così divisi: cattolici 17,5%; protestanti 5,6%; ortodossi delle varie chiese (russa, greca, armena) 3,6%; anglicani 1,3%; copti e altri (battisti e pentecostali in ascesa) 5,0%. Al 2015, la percentuale dei cristiani sulla popolazione mondiale era scesa al 31%, pari a circa 2.3 miliardi di persone.[18]

Un crocifisso di pietra in Germania

Gran parte delle statistiche si fondano su sondaggi a campione nei vari stati o sui dati delle anagrafi (quando la religione professata è registrata), preferiti rispetto ai dati forniti dalle varie organizzazioni religiose che spesso si riferiscono al numero di battezzati, ignorando la posizione di coloro che, battezzati nell'infanzia, si siano discostati dal cristianesimo in età adulta. Al 2012 il cristianesimo è la religione predominante in Europa (76.2%),[19] Russia (73.6%),[19] nel continente americano (86.2%),[19] in alcuni Stati dell'Asia (Filippine,[19] Timor Est, Armenia e Georgia), nell'Africa meridionale, nell'Africa centrale, in Africa orientale e in Oceania.[20].

Sebbene il cristianesimo sia la religione predominante in Europa occidentale (71%),[21] e in America settentrionale (77%)[22], è noto che in Europa occidentale,[23] in America settentrionale,[24] e in alcuni Paesi dell'Europa orientale,[23][25][26] l'affiliazione al cristianesimo è da anni in forte declino. Contrariamente, in Africa il numero dei cristiani cresce con quello della popolazione del continente. In alcune aree del mondo come l'America meridionale si è avuta un'avanzata delle chiese evangeliche di tipo pentecostale a scapito del cattolicesimo tradizionale, quindi con movimenti e travasi fra le varie confessioni cristiane.

Bandiera

Template:Vedi anche La Bandiera cristiana è una bandiera ideata agli inizi del XX secolo per rappresentare tutto il Cristianesimo ed è usata prevalentemente da chiese protestanti nel Nord America, in Africa e nell'America latina. La bandiera si presenta come un campo bianco, con una croce latina rossa all'interno di un angolo in alto a sinistra azzurro. Il rosso della croce simboleggia il sangue versato da Gesù Cristo sul Calvario. Il blu rappresenta l'acqua del Battesimo come pure la fedeltà di Gesù. Il bianco rappresenta la purezza di Gesù. Nella vessillologia convenzionale, una bandiera bianca è legata alla resa, riferimento questo alla descrizione biblica della non-violenza di Gesù e la sua resa alla volontà di Dio. Le dimensioni della bandiera non sono ufficialmente specificate.

Note

  1. Paolo Scarpi evidenzia come sorge da un punto di vista storico il monoteismo: Template:Citazione
  2. Template:Citazione Template:Citazione Template:Citazione
  3. Col termine "la Via", attestato negli Atti degli apostoli (9,2; 19,9; 19,23; 22,4; 24,14) veniva designata la corrente cristiana dei primi tempi considerata solo una delle tante sette o fazioni dell'ebraismo.
  4. Sul tema vedi anche la voce dedicata in Orthodox Wiki.

Riferimenti

  1. Template:Cita web
  2. Tessa Canella, Il modello di imperatore cristiano
  3. The Gnostic Gospels, di Elaine Pagels, 1979 (tr. it. I Vangeli gnostici, Mondadori 1990.
  4. Giovanni Filoramo, La croce e il potere. I cristiani da martiri a persecutori, Bari-Roma, Laterza 2011.
  5. Cfr., a titolo esemplificativo: Stefano Piano, Dizionario delle religioni (a cura di Giovanni Filoramo). Torino, Einaudi, 1993, pagg. 373-4. Michel Delahoutre in Dictionnaire des Religions (a cura di Paul Poupard). Parigi, Presses universitaires de France, 1984. In italiano: Dizionario delle religioni. Milano, Mondadori, 2007, pag. 911.
  6. Template:Cita pubblicazione
  7. Template:Cita web
  8. L'opera di predicazione dei testimoni di Geova adempie una profezia biblica? pag. 9 della Torre di Guardia 1º maggio 2011
  9. Template:Cita web
  10. 10,0 10,1 Template:Cita web
  11. John Perrin, "History of the Ancient Christians inhabitating the valleys of the Alps", Griffith and Simon, Philadelphia, Pennsylvania, 1847, pag.25
  12. J. Dollinger, " Beitrage zur Sektengeschichte des Mittelalters", vol 2, Beck, Munchen 1890, pag.662)
  13. Template:Cita web
  14. Template:Cita web
  15. Template:Cita web
  16. Template:Cita web
  17. Template:Cita web
  18. Template:Cita web
  19. 19,0 19,1 19,2 19,3 Template:Cita web
  20. Encyclopædia Britannica table of religions, by region; retrieved November 2007
  21. Template:Cita web
  22. Template:Cita web
  23. 23,0 23,1 Template:Cita web
  24. Template:Cita web
  25. Template:Cita web
  26. Template:Cita web

Bibliografia

  • Ernesto Bonaiuti, Storia del cristianesimo, Introduzione di G. B. Guerri, Newton Compton, Roma, 2003.
  • Salvatore Caponnetto, La Riforma Protestante nell'Italia del Cinquecento, Claudiana, 1992.
  • Yves Congar, Piero Rossano, Proprietà essenziali della Chiesa, in Mysterium Salutis vol. 7 pagg. 439-714, Queriniana, 1972.
  • Eric R. Dodds, Pagani e cristiani in un'epoca d'angoscia, Firenze, La Nuova Italia, 1970 (trad. dall'inglese di Giuliana Lanata).
  • Giovanni Filoramo e Daniele Menozzi (a cura di), Storia del cristianesimo, Bari, Laterza, 2005.
    • Storia del cristianesimo vol. 1 - L'antichità, Giovanni Filoramo, Edmondo Lupieri, Salvatore Pricoco, a cura di Daniele Menozzi. Laterza, 2008 (6ed.).
    • Storia del cristianesimo vol. 2 - Il Medioevo. Mario Gallina, Grado G. Merlo, Giovanni Tabacco, a cura di Giovanni Filoramo, Daniele Menozzi. Laterza, 2005 (2 ed.).
    • Storia del cristianesimo vol. 3 - L'età moderna, a cura di Giovanni Filoramo, Daniele Menozzi. Laterza, 2006 (3 ed.).
    • Storia del cristianesimo vol. 4 - L'età contemporanea, a cura di Giovanni Filoramo, Daniele Menozzi, Gius Laterza e figli, Roma-Bari, 2006 (3 ed.).
  • Cristianesimo, a cura e introduzione di Giovanni Filoramo; contributi di: G. Jossa, G. Merlo, L. Perrone, P. Bettiolo, D. Menozzi, P. Ricca, Roma-Bari, Laterza, 2000.
  • Le religioni e il mondo moderno vol. 1 - Cristianesimo, a.c. di Giovanni Filoramo e Daniele Menozzi, Einaudi, Torino, 2008.
  • Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, Cristiani in armi - da Sant'Agostino a papa Wojtyla, Editori Laterza. Roma-Bari 2006, ISBN 978-88-420-8410-5
  • Giorgio Girardet, Cristiani perché, Claudiana, 1995.
  • Giorgio Girardet, Protestanti perché, Claudiana, 1996.
  • Herbert Gutschera, Joachim Maier, Jörg Thierfelder, Storia delle Chiese in prospettiva ecumenica, Queriniana, 2007. ISBN 978-88-399-2860-3
  • James Hitchcock, History of the Catholic Church : from the Apostolic Age to the Third Millennium, Ignatius Press, 2012. ISBN 978-15-861-7664-8
  • Hans Küng, Cristianesimo: essenza e storia, Rizzoli, 1997.
  • Giacomo Martina, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, Brescia, 1995.
  • Paul Mattei, Il Cristianesimo antico. Da Gesù a Costantino, Il Mulino, Bologna, 2012. ISBN 978-88-15-23762-0
  • Il cristianesimo, a cura di Henri-Charles Puech. Laterza, 1988.
  • Ilaria Ramelli, I cristiani e l'impero romano, Marietti 1820, Genova-Milano 2011. ISBN 978-88-211-9313-2

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